venerdì 5 novembre 2010

IMMAGINANDO CHE…


IMMAGINANDO CHE…
L’altro giorno, dopo aver letto ed analizzato la poesia intitolata “A Zacinto”, abbiamo provato ad immaginare un possibile dialogo tra Foscolo e Ulisse.

ULISSE  -Buonasera maestro Foscolo.
FOSCOLO -Salve. Con chi ho il piacere di parlare?
ULISSE -Non mi riconosce? Io sono Ulisse, re di Itaca. Come sta?
FOSCOLO -Diamoci pure del tu e perdonami, ma vedi, non mi sento molto bene. Sono triste.
ULISSE -Perché mai? TU SEI UN GRANDE POETA. Cosa ti manca?
FOSCOLO -La mia casa, i miei affetti, la mia Zante dove sono nato. Ora è tutto molto lontano. Penso che noi abbiamo qualcosa in comune.
ULISSE -Certo che sì. Anch’io, tra mille imprese e sventure, sono già stato lontano da casa lasciando sola la mia terra e mia moglie e ho provato tanta nostalgia, molta solitudine.
FOSCOLO - E’ proprio così.Tu però hai già avuto la fortuna di tornare da loro. Io, invece, sarò destinato a morire in terra straniera.
ULISSE -Posso darti un consiglio?
FOSCOLO -Se proprio ci tieni.
ULISSE -Potresti dedicare le tue poesie alla tua isola, così la sentiresti più vicina e la renderesti famosa nel mondo.
FOSCOLO -Hai proprio ragione, mi metto subito all’opera.
ULISSE -Buon lavoro. Ora ti devo lasciare, ma è stato davvero un piacere parlare con qualcuno che ha vissuto delle esperienze così simili alle mie.
FOSCOLO -Anche per me lo è stato. Tu che puoi, salutami la Grecia.
ULISSE- Senz’altro.

Realizzato da Raffaele Maurizio

ZANTE

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